Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Graziano Delrio
Al Presidente della Regione Sicilia
Rosario Crocetta
Al Prefetto di Messina
Francesca Ferrandino
Al Sindaco di Messina
Renato Accorinti
All’Amministratore delegato di Trenitalia
Barbara Morgante
All’Amministratore delegato di Caronte & Tourist
Vincenzo Franza
Egregi,
Da viaggiatore, prima ancora che da Presidente della Fapi (Federazione Autonoma Piccole imprese), mi corre l’obbligo di segnalare nuovi disservizi che rendono ancora più lento e inefficiente il sistema dei trasporti siciliano e italiano.
È esperienza comune a quanti sia capitato di prendere il freccia argento che parte da Roma alle ore 17. 30 con arrivo a Villa San Giovanni alle 21.55, constatare la puntuale impossibilità di imbarcarsi sulla nave traghetto in partenza alle ore 22,00.
Riconosco a Trenitalia il merito di aver operato una scelta giusta: sopprimere la fermata alla stazione di Napoli del treno Roma – Messina. Ma, la totale mancanza di un coordinamento con le linee che gestisce il servizio dei traghetti ha finito col non procurare i vantaggi sperati. Basti considerare che perdere la
coincidenza con la prima nave traghetto disponibile equivale ad allungare i tempi di attesa di altri 50 minuti circa, problema che si aggiunge alle tante questioni irrisolte relative al sistema dei trasporti nello stretto. Non ultima quella di garantire la continuità territoriale.
Ritengo che la Regione Sicilia, Ferrovie dello Stato, Trenitalia e tutti gli attori coinvolti, siano chiamati ad agire in questa direzione, ognuno per la parte di propria competenza. Se è vero, com’ è vero, che siamo tutti cittadini e contribuenti di uno stesso Stato.
In attesa di comprendere le priorità dell’agenda di Governo in materia di trasporti, sarebbe intanto un gradito segnale di attenzione porre rimedio alla problematica evidenziata.
In qualità di presidente della Fapi rivolgo a tutte le istituzioni competenti un accorato invito a intervenire.
Per migliorare concretamente la qualità dei trasporti da Messina verso Roma occorre un ulteriore aggiustamento: si anticipi l’orario di partenza del treno da Roma alle 17.25 o la Caronte modifichi l’orario dalle 22 attuali alle 22.10.
Si tratta di una proposta di buon senso immediatamente praticabile e a costo zero che avrebbe sicuri vantaggi sia per i cittadini che viaggiano sia per le società di trasporto.
Avv. Gino Sciotto