Ha giurato il Governo Conte. Ventuno i ministri più il sottosegretario alla presidenza, sette le donne. Nominata Nunzia Catalfo al Lavoro; Stefano Patuanelli allo Sviluppo economico; Luigi Di Maio agli Esteri. Il ministro dell’Interno è invece un “tecnico”, l’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese. All’Economia Roberto Gualtieri. Alla Difesa Lorenzo Guerini. Alla Giustizia confermato Alfonso Bonafede. Alle Politiche agricole Teresa Bellanova. Ai Beni Culturali Dario Franceschini – con competenze anche sul turismo – che era già stato alla guida di questo ministero. Paola De Micheli nominata alle Infrastrutture. Roberto Speranza alla Salute. All’Istruzione Lorenzo Fioramonti; Sergio Costa è stato confermato all’Ambiente. Federico D’Inca ai rapporti con il Parlamento. Paola Pisano all’Innovazione , Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione. Francesco Boccia agli Affari regionali. Vincenzo Spadafora allo sport. Elena Bonetti alle Pari Oppurtunità. Enzo Amendola agli Affari europei. Giuseppe Provenzano è il nuovo ministro per il Sud. Tra i punti del programma: stop ai rialzi Iva, Il taglio del cuneo fiscale, piano straordinario di investimenti al Sud.
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