“Resto al Sud” cambia volto. Il provvedimento, che diverrà operativo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (attesa entro la metà di settembre), recepisce le novità introdotte dalla Legge di Bilancio che ha allargato gli incentivi anche ai liberi professionisti e non solo ai giovani imprenditori. Possono richiedere l’agevolazione coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 45 anni e sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda oppure che decidono di trasferire la propria residenza nelle suddette regioni dopo aver presentato la domanda, entro massimo 60 giorni dall’eventuale esito positivo della valutazione (120 giorni se risiedi all’estero). Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili ed è suddiviso in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e in un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento saranno interamente coperti da un contributo in conto interessi. Resto al sud è un incentivo a sportello: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo. Tra le spese ammissibili rientrano quelle per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

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