Operativa la disciplina dello sgravio per i datori di lavoro che assumono, con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, i beneficiari del Reddito di cittadinanza. Il datore di lavoro ha diritto a un esonero contributivo fino a un tetto corrispondente al Reddito di cittadinanza a cui il beneficiario ha diritto, per un massimo di un numero di mensilità pari a 18 meno i mesi di Rdc già utilizzati. Il datore di lavoro deve obbligatoriamente comunicare le disponibilità di posti vacanti alla piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza presso l’Anpal prima di effettuare le assunzioni. Per avere diritto all’incentivo assunzione rdc, il datore di lavoro deve realizzare un incremento occupazionale, e rispettare le altre norme che generalmente tutelano questi benefici (diritti di precedenza, obblighi di regolarità contributiva). Se il lavoratore assunto con gli incentivi viene licenziato nei 36 mesi successivi, senza giusta causa o giustificato motivo, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione di quanto incassato con l’applicazione di sanzioni. I datori di lavoro devono presentare domanda all’Inps, utilizzando esclusivamente il modulo online appositamente predisposto. Info presso le sedi Fapi Cesac.

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