La Camera dei deputati ha approvato il Decreto emergenze agricole, un nuovo provvedimento che reca disposizioni in materia di rilancio dei settori agricoli e ittici in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale. Il testo ora è passato all’esame del Senato, per la definitiva conversione in legge, comprese alcune modifiche introdotte dalla Camera. In sostanza il decreto imporrebbe che prezzi di vendita dei prodotti, indicati nei relativi contratti stipulati in forma scritta, non possano essere inferiori ai costi di produzione dei prodotti stessi. I costi medi di produzione dei prodotti agricoli devono essere elaborati mensilmente dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), sulla base della metodologia approvata dal Mipaaft. Ismea avrà quindi l’incarico di fissare la soglia minima, mentre i controlli saranno a carico dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Il decreto prevede sanzioni per le pratiche commerciali sleali, ovvero per i casi in cui si verifichi che l’acquirente, nel contratto stipulato in forma scritta di durata minima di 12 mesi, abbia stabilito un prezzo significativamente inferiore ai costi medi di produzione. La previsione di clausole contrattuali in violazione della determinazione del prezzo comporta l’applicazione, a carico dell’impresa acquirente, di una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio precedente all’accertamento. In caso di reiterata violazione può essere disposta la sospensione dell’attività di impresa fino a trenta giorni. La discussione del disegno di legge in Senato ha preso il via il 29 aprile. L’iter ora prosegue: il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è stato fissato per lunedì 6 maggio.
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