Il decreto crescita è stato firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ecco le principali misure:
REGIME DEI FORFETTARI – Diventa obbligatoria l’applicazione di ritenuta per i datori di lavoro ammessi al regime forfetario. La misura consente ai lavoratori dipendenti che beneficiano del regime forfetario di accantonare, individualmente e su base mensile le imposte sul reddito da pagare, anziché’ su base annuale.
TAGLIO IRES – Taglio progressivo dell’Ires di 3,5 punti nel quadriennio 2019-2022. Si prevede l’applicazione di una aliquota ridotta sugli utili reinvestiti, a prescindere dalla destinazione: passerà quest’anno dal 24 al 22,5%, al 21,5%, nel 2021 e, a regime, nel 2022 al 20,5%.
MODIFICHE NUOVA SABATINI – Cambiano gli incentivi a favore degli investimenti delle Pmi in tecnologie digitale, con nuove risorse per le spese produttive e innovative. L’erogazione del contributo avverrà in un’unica rata invece che in sei; il tetto massimo del finanziamento ammesso al contributo viene innalzato da 2 a 4 milioni, con una semplificazione procedurale.
NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO, SMART & START – Un pacchetto di misure, con uno stanziamento di 100 milioni nel 2019, che consentono di ampliare la platea dei soggetti beneficiari della misura agevolativa ‘Nuove imprese a tasso zero’. Allo stesso tempo vengono migliorate la misura ‘Smart & Start’ destinata alle start-up innovative e la disciplina per gli interventi agevolati per le aree di crisi industriale.
CONTRASTO ITALIAN SOUNDING E MARCHIO STORICO Per sostenere i consorzi nazionali che operano nei mercati esteri viene concessa un’agevolazione pari al 50% delle spese sostenute per la tutela legale dei propri prodotti colpiti dal fenomeno dell’Italian Sounding. Viene inoltre vietato l’utilizzo del marchio “made in italy” fuori dai casi previsti dalle disposizioni di legge e tutelata l’italianita’ dei prodotti contro quei marchi che fanno pensare alla produzione nel nostro Paese (per es. Mozzarella cheese o Parmesan). Nasce il ‘marchio storico di interesse nazionale’ e il relativo registro presso l’Ufficio brevetti.
INCENTIVI PER VALORIZZAZIONE EDILIZIA – Applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi 10 anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente, nonché’ all’alienazione degli stessi.
ROTTAMAZIONE CARTELLE ANCHE PER MULTE E TASSE LOCALI – La rottamazione delle cartelle, già prevista per l’Erario, viene estesa agli enti territoriali. Prevista la possibilità per regioni, province, città metropolitane e comuni di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale notificati negli anni dal 2000 al 2017, stabilendo l’esclusione delle sanzioni.
RIENTRO DEI CERVELLI – Nuovi incentivi per il rientro dei cervelli dall’estero e per un’idonea collocazione nel mercato del lavoro nazionale. In particolare, vengono estesi i benefici previsti per i cosiddetti “impatriati” e ricercatori e docenti che trasferiscono la residenza in Italia a partire dall’anno di imposta 2020.Per i primi un aumento dal 50% al 70% della riduzione dell’imponibile e maggiori agevolazioni fiscali per ulteriori 5 anni in caso di acquisto di un’abitazione o di trasferimento in una regione del Mezzogiorno. Per ricercatori e docenti il regime di favore fiscale sale da 4 a 6 anni, con la possibilità di estenderlo fino a 13 anni in presenza di determinate condizioni. Vengono stanziati complessivamente 9,9 milioni per il triennio 2020-22.
FONDO GARANZIA PRIMA CASA – Viene rifinanziato il Fondo di garanzia per la prima casa. Il Fondo concede garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui ipotecari di importo non superiore a 250.000 euro. Oltre al rifinanziamento si interviene sugli accantonamenti a copertura del rischio che si riducono dal 10 all’8% dell’importo garantito, liberando così risorse. Vengono stanziati 100 milioni di euro nel 2019.