Novità per Resto al Sud, l’incentivo del governo, gestito da Invitalia, per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. Sino al 2018 i requisiti di accesso erano rivolti agli under 36, residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e che volessero avviare un attività nei settori artigianali / industriali e dei servizi. Con la legge di Bilancio 2019 si amplia la platea di destinatari delle agevolazioni in quanto sono inclusi i over 46 ed i settori professionali. I liberi professionisti che intendono accedere all’incentivo, nei dodici mesi che precedono la richiesta di agevolazione a Invitalia, non dovranno essere titolari di partita Iva per un’attività analoga a quella proposta per il finanziamento, ed inoltre, dovranno mantenere la sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno interessate. Il finanziamento Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili e nel merito prevede:
– contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
– finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.
Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività. L’importo massimo del finanziamento erogabile è di 50mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro.