Il reddito di cittadinanza si percepisce oltre in base ai requisiti reddituali anche dopo la firma del patto per il lavoro, che consiste nell’accettare una delle tre proposte lavorative congrue ricevute, altrimenti si perde l’agevolazione. Per poter richiedere il reddito di cittadinanza la domanda deve essere presentata a Poste Italiane: può essere compilata on line e tramite i CAF. Dal 1 aprile 2019 sarà avviata la misura economica per chi vive sotto la soglia di povertà.  La somma spettante sarà erogata tramite una normale carta prepagata. Il Reddito di Cittadinanza ha una durata di 18 mesi e può essere prorogato per altri 18 mesi con un mese di sospensione. Requisiti generali:

– residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;

– 18 anni;

– essere disoccupato o inoccupato;

– ISEE inferiore a 9.360 euro l’anno;

– patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;

– patrimonio finanziario (mobiliare) non superi o 6.000 euro.

Il beneficio è compreso tra 480 e 9.360 euro l’anno, ed è composto da una integrazione al reddito e da un sostegno economico per contribuire alle spese di affitto o di mutuo. Viene riconosciuto dall’INPS ed è erogato tramite un’apposita carta prepagata, la Carta RdC.

La misura del RdC ha lo scopo di garantire l’inserimento o il reinserimento lavorativo e sociale del beneficiario. Per accedere al beneficio, è necessario:

– sottoscrivere il Patto per il Lavoro con un Centro per l’Impiego o un’Agenzia per il Lavoro

– sottoscrivere il Patto per la Formazione con Enti di formazione bilaterale, Enti interprofessionali o Aziende;

– sottoscrivere il Patto per l’Inclusione Sociale, che coinvolge sia i servizi sociali che i Centri per l’Impiego, se non si è nelle condizioni di non poter lavorare

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