Dopo il via libera del Senato, la Camera ha approvato in via definitiva il provvedimento, che introduce una serie di novità in tema di immigrazione e sicurezza. Tra le novità, si abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da ‘permessi speciali’ temporanei; la durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio passa da 90 a 180 giorni. Si introduce la possibilità di trattenere i migranti in attesa di espulsione in altre strutture di Ps, in mancanza di posti nei Cpr, e la possibilità di trattenere i richiedenti asilo negli hotspot. Si amplia la  platea di reati che comportano la negazione o revoca della  protezione internazionale: violenza sessuale, lesioni gravi,  rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. Al Senato si era aggiunto  il reato di furto in abitazione, anche non aggravato. La cittadinanza  italiana viene revocata ai condannati per reati di terrorismo.  Esame immediato della domanda di protezione internazionale per i richiedenti che hanno in corso un procedimento penale per un reato che in caso di condanna definitiva comporterebbe il diniego della protezione. L’esame scatta per chi ha già una condanna anche non definitiva. In caso di diniego il richiedente deve lasciare l’Italia. Allo SPRAR potranno accedervi solo i titolari di  protezione internazionale e minori non accompagnati. Chi è già  nel sistema vi rimarrà fino alla conclusione dei progetti. Si ampliano i termini (da 2 a 4 anni) per l’istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, che verrà concessa solo se si conosce l’italiano. Controllo con il braccialetto elettronico degli imputati per maltrattamenti in famiglia e stalking. Sanzioni più severe per chi promuove od organizza l’occupazione di immobili (da 2 a 4 anni) e estensione dell’uso di intercettazioni nelle indagini nei loro confronti.  Introduzione del reato di ‘esercizio molesto dell’accattonaggio (fino a 6 mesi che aumenta a 3 anni nel caso si impieghino minori) e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi: in caso di utilizzo di minori o di recidiva scatta l’arresto e si rischia un anno di carcere.

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