Ok della commissione Finanze del Senato al decreto legge fiscale collegato alla manovra, che ora sarà votato in prima lettura all’esame dell’aula per poi approdare alla Camera, dove si riunirà con il disegno di legge sul Bilancio. Confermata la “rottamazione ter” delle cartelle esattoriali, torna il bonus bebè e aumentano gli sconti per chi è in lite con il fisco.

Chi aderisce alla rottamazione ter potrà saltare il suo debito con il fisco dividendo l’importo dovuto in 18 rate, da spalmare su 5 anni. La proposta di modifica consente, inoltre, anche di dividere il pagamento in quattro rate annuali. Aumentano gli sconti per chi è in lite con il fisco e vuole chiudere la partita. L’emendamento approvato punta ad aumentare la platea delle adesioni alla sanatoria. Lo sconto per chi ha vinto in primo grado passa dal 50% al 60% della somma dovuta (basterà quindi pagare il 40%, senza interessi e sanzioni). Per chi ha vinto in secondo grado dopo aver perso nel primo grado di giudizio lo sconto sale dall’80% all’85% e, di conseguenza, sarà sufficiente versare il 15% dell’importo chiesto dall’erario. Infine chi ha vinto entrambi i primi due gradi di giudizio e attende la Cassazione potrà chiudere la partita versando solo il 5% della somma. Anche chi non è ancora entrato in tribunale può aderire alla sanatoria, versando il 90% di quanto dovuto, quindi con uno sconto del 10%. Sanzioni e interessi sono cancellati in tutti i casi.

Non è stato confermato il condono tombale. Prevista la regolarizzazione degli errori lievi fatti nelle dichiarazioni dei redditi, dell’Irap e dell’Iva. E’ previsto il pagamento di un forfait di 200 euro per ogni anno d’imposta, fino a un massimo di 5 anni.

Arriva il bonus bebè, per un anno, pari a 960 euro che salgono fino a 1.152 euro dal secondo figlio.

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